Utilizzare Droni e Bombe per la la riforestazione.
L'avanzare di tecnologie, necessità e nuove forme di sviluppo per la società hanno portato ad una distruzione della natura. Però oggi possiamo applicare le nuove tecnologie per rirpistinare (almeno in gran parte) la flora del nostro Pianeta.
Tutto ciò non è frutto dell'immaginazione, bensì è derivato da un'idea, che pian piano è stata applicata e potrà diventare una realtà. Anzi, sta diventando...
Di cosa stiamo parlando?
Una rivoluzione. Un progetto nato da una semplice ma al contempo efficace filosofia agricola, quella del non fare.
La nascita del progetto.
L'idea è stata ideata da un botanico giapponese, Masanobu Fukuoka, acceso sostenitore dell'agricoltura poco invasiva (conosciuta come quella "del non fare" appunto), ha pensato bene di applicare questa nuova idea e renderla realtà.
Ma da cosa è nata? Una domanda semplice collegata ad una risposta ancora più semplice: "Come posso trovare il tempo per riposare il pomeriggio?"
Con la semplice applicazione del non fare: ovvero lasciare tutto in modo immutato, senza interventi drastici e alcunché di operazioni aggressive che richiedano l'utilizzo di macchine specifiche.
Dall'idea alla realtà.
I primi sganci veri e propri di questi semi, risalgono al 1999, e attualmente in Thailandia, il governo sta attuando questa strategia per ripristinare tutto ciò, che in tempi non molto remoti, è andato distrutto.
Eccovi un video in cui potete vedere come si applica il "bombardamento".
E i droni?
Un progetto lanciato da una start-up inglese ha proposto addirittura di utilizzare i droni che con un equipaggiamento adeguato, potrebbero ripristinare circa 36 mila alberi al giorno, un traguardo importante che speriamo si possa raggiungere e migliorare nel tempo.
Noi non possiamo che sperare che avvenga tutto ciò... fateci sapere la vostra opinione a riguardo qui sotto nei commenti!